Le recueil: Dom Perignon

Il monaco Dom Pierre Pérignon, che risiedeva nel monastero nel villaggio di Hautvillers nella zona dello Champagne durante il XVIII secolo, è l'ispirazione per il nome Dom Pérignon. Molte persone credono erroneamente che il monaco abbia "creato" lo champagne, ma questo è esagerato perché il processo per produrre lo champagne esisteva prima del suo tempo. Ma durante la sua vita, è stato fondamentale per lo sviluppo dei vini dello Champagne. Tuttavia, lo sviluppo della produzione di champagne come la intendiamo approssimativamente oggi è iniziato solo all'inizio del XIX secolo, quando si sono verificate una serie di innovazioni e progressi nei processi.

Dom Pérignon è uno champagne di fama mondiale ed è prodotto dalla stessa Dom Pérignon a Reims, che si trova nel distretto dello champagne in Francia. Le bottiglie nuove vengono prodotte solo negli anni in cui le uve sono completamente perfette e quando il raccolto ha avuto le migliori condizioni. Questo per una buona ragione, perché qui la qualità non viene sacrificata. Solo lo champagne d'annata, ovvero lo champagne prodotto dal raccolto di un singolo anno, è disponibile da Dom Pérignon. Dom Pérignon, la cuvée più alta dell'azienda di champagne Mot & Chandon, è di proprietà di quest'ultima. Il primo lotto di Dom Pérignon è stato creato nel 1921 e distribuito nel 1936.

Nonostante siano radicalmente diverse l'una dall'altra, ogni annata di Champagne è preparata da una combinazione di Pinot Noir e Chardonnay. Lo Champagne di Dom Pérignon ha un eccellente potenziale di invecchiamento. Per indicare da quanto tempo è in corso questo processo di maturazione, vengono impiegati i termini "P1, P2 e P3". P, che sta per plénitude, denota i pinnacoli di crescita durante ogni anno in cui intensità e complessità sono al massimo. L'ex Dom Pérignon Chef de Cave Richard Geoffroy parla spesso di tre plenitude nella crescita di Dom Pérignon, con la prima P1 ottenuta al rilascio iniziale, che normalmente avviene 8-10 anni dopo l'anno della vendemmia. Attualmente, la maggior parte della produzione viene venduta e solo una piccola parte viene lasciata in cantina per continuare a conservare senza essere sboccata.

Con il passare del tempo, l'attività interna della bottiglia aumenta e il lievito conferisce vigore al vino. Geoffroy e la sua squadra assaggiano regolarmente questi vini e, quando stabiliscono che è stato raggiunto il picco successivo, alcune bottiglie vengono sboccate per la distribuzione con la designazione in etichetta P2, mentre una piccola quantità viene tenuta in cantina per presentare il picco finale: P3. Solo un numero molto limitato di bottiglie di P3 viene reso disponibile e si tratta spesso di bottiglie invecchiate per 30, 40 o persino 50 anni. Durante questo periodo, i residui di lievito hanno protetto le bottiglie dall'ossigenazione e hanno rafforzato il sapore ricco e cremoso della mousse, mantenendo comunque un buon livello di acidità per supportare il viaggio che li attende. Geoffroy riassume le variazioni di Plénitude come segue: P1 è tutto incentrato sull'armonia, P2 sull'energia, P3 sull'integrazione e la complessità.

Non importa quale champagne Dom Perignon scegli di bere, avrai sempre la certezza della migliore qualità. Questi champagne sono ottimi da tenere in cantina e possono guadagnare dalla conservazione sia in termini di gusto che di valore, poiché queste bottiglie sono ottimi investimenti. Ma è anche uno champagne da provare almeno una volta nella vita, guarda la nostra selezione di prodotti Dom Perignon per creare il tuo perfetto momento Dom Perignon.